Quel Tipo Strano Youtube Channel Review


Ohayoo minna-san! Benvenuti a questa nuova recensione, quest’oggi dedicata ad un altro canale youtube, quindi ad un nuovo creator. Stiamo parlando, come avrete potuto notare dal titolo, di Quel Tipo Strano, ossia Maurizio.
Anche il suo canale è dedicato a manga e fumetti, con l’unica particolarità che si tratta completamente di titoli nostrani.
Anche il suo canale si divide in rubriche, le quali sono:
·       I FUMETTI: raccolta di tutte le recensioni dei vari fumetti, come specificato nel titolo. Maurizio è solito recensire un’ opera volume per volume accompagnandole anche con interviste alle/i relative/i autrici/ori.
·       VLOG: consigli di fumetti da comprare nelle varie fiere, regali e video speciali. Uno più interessante dell’altro!
·       SPEED DRAWING: ebbene sì, il nostro creatore è anche un “illustratore amatoriale”, come preferisce definirsi. I suoi speed drawing vedono come protagonista un suo oc, ma vi spiegherà tutto lui a fine articolo ;)
·       HOOKED/GAMEPLAY RETRÒ/CITY SKYLINES/YOUTUBERS LIFE: diversi gameplay con i quali questo canale ha visto la luce.
Infine, vi sono anche due altre rubriche che raccolgono recensioni relative a qualche titolo libresco e serie tv.
Ed ora, dato che non soddisfatta appieno di questa mia recensione, vi beccate un intervista con Maurizio, che ringrazio intanto per la disponibilità e cordialità e subito dopo per portare sul suo canale contenuti tanto interessanti e, quindi, per avermi fatto scoprire nuovi titoli ed autrici/ori.

Partiamo con la domanda “classico dei classici”: come è iniziata la passione per i fumetti? E con quale fumetto/manga?                                                                      
La passione per i fumetti... eh, risale a parecchi anni fa in effetti, quando ancora non esistevano i manga in Italia. Per questo motivo le uniche pubblicazioni che seguivo erano Topolino e Paperino mese (quest'ultimo non so se esiste ancora). Credo sia un classico che un bambino, all'epoca avevo circa 8 anni, inizi con Topolino o comunque con pubblicazioni Disney. Per i manga in realtà bisogna attendere almeno fino ai primi anni '90 quando iniziarono ad arrivare anche da noi le prime pubblicazioni seriali. Direi che iniziai con Video Girl-Ai e altri titoli dell'epoca. Poi verso i 16 anni, visto che i manga nella nostra Nazione erano principalmente tabù e in edicola trovavi solo roba hentai e simili, iniziai a seguire i fumetti italiani, nello specifico mi appassionai parecchio al personaggio di Dylan Dog. Da una decina di anni mi resi conto che l’editoria italiana aveva cambiato direzione importando fortunatamente molti capolavori nipponici. Da qualche anno sono entrati a far parte dell’editoria produzioni manga italiane di fattura davvero notevole. È di questi che mi piace portarne la video-recensione sul mio canale YouTube.

Autori/autrici preferiti/e? di qualsiasi genere fumettistico.                     
Questa domanda è un po’ una lama a doppio taglio, anche perchè molte autrici sono mie amiche e non ho mai voluto fare preferenze per non creare rivalità. Diciamo che il mio interesse spazia vari generi. Diciamo che escluderei i generi violenti e troppo sanguinolenti. Per il resto sto imparando ad espandere le mie letture un po’ a tutti i generi. Se proprio devo fare dei nomi mi butterei su autrici contemporanee… direi che non mi dispiacerebbe una serie di volumi con la storia creata da Giulia Della Ciana (Myu) inserendo la vena umoristica di Elena Mirulla. I disegni vorrei fossero realizzati da Elisabetta Cifone (Betta) e Ilaria Catalani. I colori di di Silvia Tidei e Sara Antonellini. La copertina realizzata da Mirka Andolfo. Insomma… verrebbe fuori una serie forse troppo costosa con questi nomi. Ma ehi, sognare non è ancora vietato no?

Come sei arrivato a conoscere i fumetti italiani e a darli una chance decidendo di leggerli?                                                                                                         
A questa domanda ho in parte risposto all’inizio. Nel dettaglio invece ti posso dire che i manga italiani ho iniziato a seguirli con interesse poco prima della mia prima visita alla fiera Lucca Comics. Se non erro era il 2013. Già su Facebook seguivo alcune webcomic ma a quell’epoca ero in particolare un fan di Sacro/Profano, quindi di Mirka Andolfo, e di Sexy Tales, di Elena Mirulla. In seguito, a quella fiera prestai molta attenzione alle produzioni italiane e, potendole vedere dal vivo me ne interessai moltissimo, decidendo (anche a causa del budget di denaro limitato) di scegliere quelle che ritenevo meglio realizzate.
Qual è il tuo preferito tra questi e perchè?                                                                                                  
 Come ti dicevo prima, non ho… anzi: non voglio avere un preferito; proprio perchè ciascun autore ha delle peculiarità uniche che lo rendono straordinario. Quello che posso dirti è che noto che dietro la maggior parte delle pubblicazioni italiane di manga italiane ci sia un’artista femminile. Come se i maschi preferissero uno stile più classico italiano o americano. Forse per questo i manga italiani sono seguiti da una percentuale maggiore ragazze anziché ragazzi. Ma questa è una mia supposizione.

Credi che tra manga italiani e giapponesi ci siano effettivamente delle differenze? Credo che la principale differenza tra i manga giapponesi e quelli italiani sia il team di sviluppo. Mi spiego: il manga italiano è generalmente prodotto da un artista o a volte da un ridotto numero di persone. Questo causa l’inevitabile pubblicazione annuale o semestrale. Il manga giapponese invece ha alle spalle delle case editrici con un autore principale a capo di un’equipe costituita da molti artisti. Ciò fa sì che i tempi di produzione di un singolo volume sia davvero ridotto alla mensilità o bimensilità. La mia spiegazione serve a far capire perchè molta gente preferisca un titolo giapponese, con una pubblicazione costante e rapida anziché dover attendere magari un anno per leggere il volume successivo. Io vedo solo questa come unica differenza tra il manga italiano e il manga giapponese. In termini di storie o disegni andrebbero analizzati tutti singolarmente, ciascuno con i suoi pregi e difetti. Quale produzione preferisco? Direi entrambe. Forse con quella italiana si può avere il contatto diretto con l’artista e ciò, secondo me, esalta maggiormente l’esperienza della fruirà del titolo.

Da dove è nata la decisione di recensire, e quindi, pubblicizzare principalmente fumetti nostrani?                                                                                  
In realtà la decisione di chiamare il mio canale “Quel Tipo Strano” nasce per caso. Stavo registrando un gameplay (ogni tanto ho pubblicato anche questo genere di contenuti) e il gioco in questione simulava la vita di uno youtuber. Non sapendo come chiamare il canale all’interno del videogame, e guardando il personaggio strampalato che avevo creato, azzardai il titolo: Quel Tipo Strano. Una mia follower mi disse che il nome era molto originale e le piaceva parecchio. Così cambiai il nome del canale anche nella realtà dal banale “maurizio75g” a “Quel Tipo Strano”. Per quel che riguarda l’idea di recensire fumetti italiani posso dirti che è stata una scelta un po’ mirata, almeno all’inizio. Questo perchè sul panorama YouTube ci sono molti canali di recensione di fumetti. Uno in più non avrebbe avuto molto senso. Inoltre io non sono un critico, semplicemente consiglio ciò che ritengo meritevole di attenzione secondo il mio gusto di lettore. Nei miei video mi diverto ad analizzare l’opera e da qualche tempo ne rendo partecipe l’autore/autrice con un’intervista a fine recensione. Quindi un canale che trattasse solo opere nostrane era una cosa originale e secondo me poteva interessare tutti coloro che vogliono seguire non solo il fumetto ma amano vederne la sua creazione interagendo direttamente, tramite social, con l’artista.

Chi è Chloè? Da dove nasce? Ti piacerebbe renderla protagonista di un fumetto o continuare ad utilizzarla come musa?                                                 
Chloè… Prima di parlare di lei va innanzitutto detto che io sono un illustratore a livello amatoriale. Mi diletto da sempre nel disegno come autodidatta. Chloè è un personaggio nato a inizio del 2018. Notai che tra i miei lavori spiccava spesso questo personaggio. Mi piaceva disegnarla. Non avendo un nome decisi di fare un sondaggio su Facebook proponendo due nomi. Il risultato vide il nome Chloè come vincitore. Non ha ancora una storia definita. Di lei si sa soltanto che ha tra i 20 e i 25 anni, è una nerd (le piacciono film, serie-tv e videogame), veste sportivo (quando si veste) e fondamentalmente le piacciono le ragazze, anche se non disdegna la compagnia maschile. Se ci fosse un/una fumettista interessato/a a sviluppare una storia con lei come protagonista ne sarei infinitamente felice. Chissà che un giorno non la riveda in qualche manga italiano… In realtà Chloè apparirà, leggermente modificata e riadattata con stile Furry, in un fumetto che sto realizzando in collaborazione con Rosa Cicconi (della pagina Little Flower Art). Trovate maggiori info e qualche anteprima sulla sua pagina Facebook
                                                                                             
 Ed anche per oggi è tutto! Vi ricordo di riempirmi di consigli relativi a fumetti, manga, anime e webcomic di ogni genere e che sono sempre disponibile per delle collaborazioni riguardanti il mondo fumettistico e giapponese. Alla prossima!


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