Ohayo
minna-san, e benvenuti in una nuova recensione!
Quest’oggi andremo a scoprire e ad inoltrarci nel fantastico mondo del
Maid Cafè giapponese grazie ad un altro titolo di casa MangaSenpai: Amalia Maidream Cafè di Yuniiho.
Fidalma
Conte, come riportata sopra, in arte Yuniiho, è un’artista molto conosciuta su
piattaforme come Instagram e Facebook con un pubblico di oltre 150.000 persone
per la prima e 20.000 per l’altra. Pubblica questo suo primo manga sotto il
tetto della casa editrice MangaSenpai nel 2017.
E dopo
questa piccola parentesi sull’autrice direi che possiamo iniziare ad analizzare
il protagonista di questa recensione, alias, il fumetto ^.^
Amalia è una
kitsune, cioè una dea volpe, che veglia sulla terra dall’alto dei cieli (per i
secoli dei secoli amen) che, tramite una sua devota, Yoko, rimane talmente
affascinata dal mondo delle Maid (cameriere che servono all’interno dei Maid
Cafè) che inizia a desiderare ardentemente di essere una di loro. Yoko stessa
ne fa parte, lavorando in un cafè giapponese, anche se tutto ciò viene malvisto
dai genitori della ragazza, i quali associano il lavoro della maid a quello di
una serva quando, in realtà è un lavoro che richiede, oltre ad equilibro e
leggiadria, il saper intrattenere. Tutto ciò fa male a Yoko, che è comunque
determinata a portare avanti questo suo sogno. Ma la sua passione verrà
stroncata dalla tristezza e dalla malattia che porteranno la povera ragazza a
morire (e non è uno spoiler ;)). Ed è qui che entra in gioco Amalia, la quale,
impietositasi della triste sorte toccata alla fanciulla decide di discendere
sulla terra per portare avanti il sogno di Yoko (ed il suo) diventando una maid
ella stessa. Come andrà a finire? “Comprati il fumetto e leggilo!”-cit.
Oltre allo
stile moe pucciosissimo e grazioso tipico di Yuni, sono rimasta davvero
affascinata da come l’autrice sia riuscita a caratterizzare i personaggi: li ho
amati tutti, dal primo all’ultimo, ma colei che mi ha piacevolmente sorpresa è
stata proprio la protagonista. Probabilmente starete pensando “tipico, i protagonisti
piacciono sempre a tutti” e invece dovete sapere, cari lettori, che per la
sottoscritta non è poi così immediata come cosa. Amalia è di per sé un
personaggio molto vivace ed al tempo stesso una pasticciona che, nonostante i
suoi sbagli e le sue cadute, trova sempre il modo di rialzarsi e ricominciare
più sorridente di prima. Ecco, personaggi così io li ho sempre odiati. Non per
la loro voglia di fare, ma per il fatto che sanno essere talmente energici da
risultarmi pesanti e monotoni.
Ed invece,
per Amalia non è stato lo stesso, anzi, l’ho adorata! La sua voglia di fare, la
sua energia, il fatto di voler essere così di aiuto, tutte le sue qualità sono
state bilanciate perfettamente senza che una in particolare risultasse più di
un’altra. Ma la cosa che ho amato ed apprezzato più di tutte è stato il suo
credere nei suoi sogni, facendo di tutto affinché essi si avverassero e non
venissero sminuiti dalla gente.
Mi ci sono
ritrovata tantissimo, poiché io stessa lotto affinché il mio futuro lavoro,
quello della fumettista (speriamo), venga visto per ciò che veramente è: un
normale lavoro come tutti gli altri per il quale, oltre all’essere portato,
bisogna studiare ed impegnarsi.
Insomma,
Amalia Maidream Cafe è davvero perfetto per tutte le età, anche se inviterei
soprattutto i genitori che stanno leggendo (se ci sono) di comprarlo e farlo
leggere ai propri figli in quanto molto leggero riguardo ai termini ed alle
espressioni usate ed ai temi trattati per far parlare i vari personaggi, ma
prima di ogni cosa, con un significato dietro fondamentale: credere ai propri
sogni e non permettere a nessuno di sminuirli.
Io stessa ho
avuto modo, due estati fa, di passare due metà giornate con l’autrice e posso
garantirvi che è una persona meravigliosa, abilissima in ciò che fa e super
cazzuta! Oltre a sfamarmi (non doveviii >///<) si è presa anche la briga
di farmi un piccolo (ma grande) regalo, cioè un disegno di Amalia (che trovate
qui sotto ;)) il quale ora è custodito gelosamente dalla sottoscritta u.u.
Siamo giunti
al termine anche di questa recensione. Prima di salutarvi però mi permetto
innanzi tutto di fare i complimenti a Yuni per il meraviglioso lavoro svolto e
facendovi sapere che a Lucca Comics 2018 è uscito il suo artbook Feeling Blue che potrete trovare,
insieme al fumetto, sul sito di MangaSenpai, del quale vi lascio il link qui
sotto insieme ai vari social dell’autrice
Spero che
questa recensione vi sia piaciuta e che possa esservi stata d’aiuto a scoprire
qualcosa di nuovo o a convincervi ad acquistare il volume ^.^
Ma
aspettate! Speravate fosse finita qui, eh? E invece, se ancora vi siete
convinti del tutto (scostumati!) ho preparato per voi una piccola intervista
fatta a due miei amici per i quali Amalia è stato il primo manga italiano IN
ASSOLUTO! Ed ecco a voi!
· Come detto prima, è il vostro primissimo manga italiano. Innanzi tutto,
cosa vi ha spinti a comprarlo e, quindi, a leggerlo?
S: Innanzitutto
mi ha attirato tantissimo la copertina, ma a parte questo ero veramente curiosa
di come l’autrice se la fosse cavata a scrivere un manga italiano.
R:
La copertina mi ha attratto sin dall’inizio. A prima vista non sapevo che il
manga fosse di produzione italiana.
· Avete trovato differenze rispetto ad un manga giapponese? Se sì cosa
avete preferito e cosa no?
S: Sorprendentemente
no, anzi sono rimasta stupita di come potesse essere fedele alla cultura
nipponica che quasi mi sono dimenticata che non fosse un fumetto giapponese.
R:
Non ho trovato molte differenze rispetto a un manga giapponese, poiché lo stile
è molto simile a quello orientale. Esso stesso è un punto a favore, ha
potenziale. L’idea di base della trama mi è piaciuta, però, per essere un manga
autoconclusivo, dura troppo poco.
· E in generale del manga, cosa vi è piaciuto?
S: la
storia è parecchio interessante ed ha un ritmo veloce l’unica pecca è la lunghezza
del manga: avrei apprezzato qualche contenuto in più per allungare la trama
R: Del
manga in generali mi sono piaciuti i disegni e lo stile scelto.
· A chi lo consigliereste?
S: siccome
è piuttosto semplice nel suo stile narrativo, lo consiglierei anche a chi non
ha mai letto un manga in generale. Per il resto, consiglio ai grandi
appassionati di provare a leggerlo, perché è veramente simile ai titoli che
sono più abituati a leggere.
R:
Lo consiglierei sia ad un pubblico giovane che ad uno adulto
· Volete dire qualcosa all’autrice?
S: Le
auguro buona fortuna per il suo futuro da mangaka!
R:
Buona fortuna con le prossime uscite!
· Pensate di comprare altri manga italiani?
S: Se
sono belli come questo ovvio! Mi è piaciuto tantissimo, quindi perché no?
R:
Sì, sono disposto a comprare altri manga italiani ed i prossimi volumi di
Yuniiho. Bisogna in qualche modo aiutare il mercato italiano a crescere!
E per oggi
questo è davvero tutto! Noi ci troviamo prestissimo con una nuova recensione,
quindi stay tuned!
LINK UTILI
Instagram: https://www.instagram.com/yuniiho/?hl=it
Twitter: https://twitter.com/yuniiho
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